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«La forza di essere pazienti»: l’intervista di Marina Natale alla rivista Be Bankers

 
 

«Abbiamo l’ambizione di rendere sostenibile il nostro percorso di crescita, in generale e non solo dal punto di vista finanziario. Da qui nasce la decisione di diventare un soggetto con una forte vocazione ESG, di lanciare un sistema di valori integrato, di costruire un codice etico e 10 principi di gestione del credito. Lavoriamo nel credito deteriorato che naturalmente è un elemento di difficoltà per l’impresa. Noi vogliamo accompagnare l’impresa in un percorso di ripresa. I debiti sono un punto di partenza».
Così Marina Natale l’amministratore delegato di AMCO-Asset Management Company nell’intervista rilasciata al primo numero di Be Bankers.
Be Bankers è un progetto editoriale ideato da Alma Iura, il Centro Studi che svolge attività di consulenza per le principali banche e operatori finanziari del mondo Npl e UTP.
La rivista è stata presentata alla nona edizione dell’evento NPL&UTP che si è tenuta il 20 ottobre a Verona al palazzo della Gran Guardia.

Il CEO di AMCO ripercorre la storia e la crescita della società dal 1989, nata come SGA, a oggi: «In questi anni siamo cresciuti moltissimo. Siamo passati da 2 miliardi a circa 37 miliardi di crediti in gestione. Avevamo 70 risorse oggi ne abbiamo 360. E siamo pronti per una nuova tappa».
Marina Natale parla di approccio collaborativo e di un modello di gestione del debito che punta a ridurre l’incertezza, per l’impresa e per AMCO. È la forza del modello «paziente».
Lo scorso anno AMCO – riporta Be Bankers – ha realizzato non solo incassi sui portafogli recentemente acquistati, ma anche sulle partite del vecchio Banco di Napoli a oltre venti anni dal dissesto dell’istituto di credito. In tempi più brevi è stata gestita la vicenda di Asso Werke, eccellenza dell’automotive italiano (serve marchi celebri come Ferrari, McLaren e Bmw). L’azienda pisana era finita in cattive acque e i suoi debiti erano stati rilevati da AMCO che è riuscita, attraverso l’immissione di nuova finanza e ristrutturando debito per 22,4 milioni di euro, a ridare slancio allo sviluppo industriale, tutelando allo stesso tempo sia i propri interessi sia quelli di circa 350 famiglie.
Sia per recuperare crediti di aziende decotte sia per rimettere in carreggiata imprese che hanno ancora un potenziale da esprimere, c’è bisogno di tempo.

AMCO è oggi impegnata in prima linea nel progetto GLAM, uno dei principali dossier che interessano il mercato finanziario: il trasferimento presso operatori specializzati di una parte dell’ingente portafoglio di crediti bancari garantiti. La stima è di circa 12 miliardi di euro su un totale di oltre 228 miliardi (a luglio 2022)  di prestiti garantiti dal Fondo centrale di Garanzia: crediti sui quali lo stato, in considerazione dell’emergenza della pandemia Covid-19, ha rilasciato una garanzia pubblica.
La piattaforma GLAM (Guaranteed Loans Active Management) è una soluzione strutturata da AMCO, dedicata alla gestione e valorizzazione dei crediti garantiti, erogati alle imprese nell’ambito del Temporary Framework Covid-19. Il meccanismo di cessione dei crediti è simile a quello delle cartolarizzazioni con l’emissione di notes che saranno sottoscritte dalle banche originator e investitori istituzionali privati.
La finalità è sempre la stessa, duplice: recuperare i crediti ma al tempo stesso prevenire fallimenti aziendali dando un sostegno alle imprese che lo meritano. In questo caso è presente un terzo obiettivo, quello di evitare che il debito pubblico si appesantisca ulteriormente per l’escussione delle garanzie. «La via è quella di un approccio sostenibile alla ristrutturazione del debito che altrimenti non sarebbe previsto in caso di escussione della garanzia, anche con possibile erogazione di nuova finanza a supporto dei piani di turnaround – conferma Natale -. È da evidenziare infatti che, il mancato pagamento di una rata di un credito non comporta necessariamente il default e l’escussione dell’intera garanzia ma, nei tempi previsti, soltanto di quella rata. Il recente Decreto “aiuti” che ha normato l’intervento di AMCO e del progetto GLAM, consentirà alle banche e alla stessa AMCO di concedere finanziamenti in presenza di piani di risanamento, escludendoli da eventuali successive azioni revocatore fallimentari».

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