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Risultati finanziari 1H2020

 
 

RISULTATI 1° SEMESTRE 2020

Elevata redditività operativa spinta da forte crescita degli Asset under Management

  • Asset under Management +15% a/a a €23,2mld; €33,8mld pro-forma1.
  • Business mix bilanciato tra sofferenze e UTP2 (56%/44%) e tra ricavi da investimento e da servicing (56%/44%).
  • EBITDA +174% a/a, con forte crescita dei ricavi (+71% a/a) trainati da attività da investimento. EBITDA margin al 58,5%.
  • Utile netto di €7,0m, impattato da rettifiche su crediti dovute a ritardi negli incassi causati dalla pandemia e da una esposizione single name.
  • Elevata solidità patrimoniale: CET1 69,8% e 36,3% pro-forma1
  • €2mld di obbligazioni senior unsecured emesse a luglio, a conferma della capacità di finanziare la crescita.

Milano, 10 settembre 2020. – Il Consiglio di Amministrazione di AMCO – Asset Management Company S.p.A. riunitosi ieri, ha approvato i risultati separati e consolidati della Società relativi al primo semestre 2020.

“Dall’inizio di quest’anno AMCO è stata protagonista di una rapida crescita del business e ci attendiamo che questo percorso di crescita continui, come mostrano le transazioni annunciate recentemente. La redditività operativa è elevata, anche grazie a una modalità di gestione dei costi sostenibile. La struttura di bilancio e gli indicatori patrimoniali sono molto solidi e le recenti emissioni obbligazionarie confermano la nostra capacità di finanziare il futuro business. Procediamo nel percorso di sviluppo, innovando e rafforzando il team che oggi conta 264 risorse” ha dichiarato Marina Natale, Amministratore Delegato di AMCO.

RISULTATI DEL PRIMO SEMESTRE 2020

Sviluppo del business

Nel 1 semestre 2020 è proseguito il percorso di crescita trainata dall’attività di investimento, portando gli Asset under Management (AuM) a €23,2mld a fine periodo, di cui 56% sofferenze e 44% unlikely to pay (UTP o inadempienze probabili). Se si includono le transazioni completate, gli AuM raggiungono €33,8mld pro-forma3.

Le operazioni avvenute nel 1 semestre 2020 sono:

  • il 12 marzo 2020 AMCO ha sottoscritto con Credito Valtellinese un contratto di acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati per un valore lordo di bilancio (Gross Book Value) di circa €177m, composto interamente da sofferenze;
  • il 18 aprile 2020 Intesa ha esercitato per la terza volta l’opzione di retrocessione alle LCA di attivi High Risk (non deteriorati all’atto dell’operazione di acquisto da parte di ISP) relativi alle ex Banche Venete pari a c.€110m. Tali posizioni sono state simultaneamente cedute dalle LCA ai rispettivi Patrimoni Destinati di AMCO;
  • il 13 giugno 2020 Intesa ha esercitato l’ultima opzione per la retrocessione di posizioni High Risk per un valore complessivo di €200m. Non sono più previste ulteriori retrocessioni per il futuro;
  • il 15 giugno 2020 AMCO ha sottoscritto con Banca del Fucino e con IGEA Banca un contratto di acquisto in blocco di un portafoglio di crediti deteriorati per un Gross Book Value di circa €30m. Il portafoglio è composto da unlikely to pay e sofferenze.

Oltre alle operazioni sopra descritte, AMCO ha sottoscritto altri tre contratti con efficacia giuridica successiva al 30 giugno 2020:

  • il 29 giugno 2020 è stato sottoscritto con Banca Popolare di Bari un contratto di acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati con un Gross Book Value di circa €2mld, composto per circa il 60% da UTP e, per la parte rimanente, da sofferenze. Il prezzo complessivo dell’operazione è pari circa €500m, con data di efficacia giuridica ed economica 1° luglio 2020;
  • il 18 luglio è stata acquisita una seconda tranche di crediti UTP da Banca Carige, afferenti ad un unico gruppo debitore, per un valore di circa €227m. La data di efficacia giuridica è stata fissata al 18 luglio 2020 e quella economica al 1° gennaio 2020;
  • il 5 agosto 2020 AMCO ha sottoscritto con Credito Valtellinese un contratto per l’acquisto di un portafoglio di crediti deteriorati di circa €270m, prevalentemente verso clientela corporate, per il 60% sofferenze e per il 40% UTP. L’ efficacia giuridica e economica sono previste nel secondo semestre 2020. Questa transazione si aggiunge a quella realizzata con lo stesso cedente del 12 marzo 2020.

Inoltre, il 29 giugno 2020, il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) e il Consiglio di Amministrazione di AMCO hanno approvato il progetto relativo alla scissione parziale non proporzionale con opzione asimmetrica da parte di MPS in favore di AMCO di un compendio essenzialmente composto da crediti deteriorati di €8,1mld -di cui €4,8 miliardi classificati a sofferenza e €3,3mld UTP, per un valore netto di €4,2mld, altre attività (€0,1mld), debito finanziario (€3,2mld), e con uno sbilancio patrimoniale positivo (€1,1mld). La Banca d’Italia non ha sollevato ad AMCO obiezioni alla scissione, che ha altresì ottenuto l’autorizzazione della Banca Centrale Europea a favore di MPS, che ne ha subordinato l’efficacia ad alcune condizioni comunicate da MPS il 27 agosto 2020. Le Assemblee di AMCO e di MPS chiamate a deliberare in merito alla transazione sono state convocate per il 4 ottobre 2020. Il processo procede in linea con il piano e si prevede che la scissione divenga efficace entro l’anno 2020.

Gli incassi del semestre ammontano a €257m, e sono pari al 2,2% annualizzato degli AuM medi mensili. L’andamento degli incassi (-13% a/a) ha risentito degli impatti economici causati dal Covid-19, in particolare della chiusura temporanea dei tribunali durante il periodo di lockdown a marzo e aprile. I dati degli incassi mensili mostrano un netto miglioramento a partire dal mese di giugno, confermati anche dai dati di luglio: gli incassi annualizzati salgono rispettivamente al 3,6% e al 3,9% degli AuM.  

Informativa sugli effetti della pandemia da Covid-19

La pandemia da Covid-19 ha avuto impatti limitati sull’operatività di AMCO grazie alle misure attivate dalla società. Già a partire dal 23 febbraio 2020 le modalità di lavoro sono state modificate per contenere il contagio da COVID-19; tutti i dipendenti hanno avuto accesso alla modalità di lavoro in smartworking, avvalendosi di strutture IT già esistenti in azienda4.   

La società ha supportato i dipendenti con video call dedicate e con sessioni formative fornendo costantemente informazioni utili, prestando particolare attenzione ai soggetti in situazioni di fragilità. Altri benefit aggiuntivi erogati durante questo periodo includono il mantenimento del buono pasto durante tutto il periodo di smartworking e la possibilità di effettuare il test sierologico per i dipendenti ed i loro familiari conviventi, con costi a carico della Società.

Il Decreto Legge del 17 marzo 2020 (“Cura Italia”) e quello del 14 agosto 2020 (“Decreto Agosto”)  prevedono una moratoria straordinaria sui crediti in vigore fino al 31 gennaio 2021. In questo contesto, ad agosto 2020 AMCO ha ricevuto da 542 controparti UTP in gestione richieste di sospensione o modifica dei pagamenti per un totale di €479m, pari al 5% per gli UTP; per la quasi totalità le richieste sono state avanzate da imprese corporate. In termini di ammontare solo il 18% dei corporate rispetta i parametri del decreto “Cura Italia”. AMCO ha comunque valutato – su base volontaria – le richieste avanzate dalle altre controparti, accettandone il 92%.

Dati e raffronti

Di seguito si illustrano i risultati consolidati di AMCO al 30 giugno 2020. AMCO ha pubblicato i risultati a livello consolidato per la prima volta a dicembre 2019, perciò il confronto qui riportato per le voci di Conto Economico è tra i risultati consolidati al 30 giugno 2020 e i risultati separati al 30 giugno 2019, mentre per lo Stato Patrimoniale il confronto è con i risultati consolidati al 31 dicembre 2019.

Conto Economico 

Nel 1 semestre 2020 AMCO ha registrato un utile netto pari a €7,0m, in diminuzione del 14% a/a, impattato da rettifiche su crediti dovute al ritardo negli incassi per la pandemia Covid-19 e a una esposizione single name.

Il risultato operativo è in forte crescita, con l’EBITDA in aumento del 174%, spinto dalla crescita dei ricavi (+71% a/a); i costi sono cresciuti in modo sostenibile così che il cost/income scende al 41,5% (da 63,4% nel 1 semestre 2019).

Conto economico (Dati €/000)30/06/202030/06/2019Var %
Commissioni da servicing23.86623.3472%
Interessi e commissioni da attività con clientela25.0527>100%
Altri proventi/oneri da gestione caratteristica5.2708.304-37%
TOTALE RICAVI54.18831.65771%
Spese del personale(13.601)(12.103)12%
Costi Operativi netti(8.868)(7.963)11%
TOTALE COSTI(22.469)(20.066)12%
EBITDA31.72011.591174%
EBITDA MARGIN58,5%36,6% 
Saldo riprese/rettifiche di valore crediti verso clientela(17.453)849>100%
Rettifiche/riprese immobilizzazioni materiali/immateriali(970)(622)56%
Accantonamenti(173)(68)>100%
Altri proventi/oneri di gestione(8.322)(5.049)65%
Risultato attività finanziaria9.7667.44831%
EBIT14.56814.1493%
Interessi e commissioni da attività finanziaria(5.638)(2.270)>100%
RISULTATO ANTE-IMPOSTE8.93011.879-25%
Imposte correnti d’esercizio(1.952)(3.719)-48%
RISULTATO D’ESERCIZIO6.9788.160-14%

I ricavi mostrano una forte crescita (+71% a/a) raggiungendo €54,2m, con un peso crescente dei ricavi da investimenti che ne hanno trainato la crescita e che raggiungono il 56% del totale, rispetto al 26% del 1 semestre 2019. I restanti ricavi sono originati dall’attività di servicing. Le commissioni da servicing derivano quasi interamente dalla gestione del portafoglio crediti delle Banche Venete, e la loro leggera crescita a/a (+2,2%) è legata all’ingresso nel portafoglio delle ex Venete dei nuovi attivi High Risk e alle commissioni relative al fondo Back2Bonis (operazione “Cuvée”).  I ricavi da investimenti sono composti da: (1) interessi da clientela (EIR) calcolati con il metodo POCI5 principalmente sul portafoglio Carige, e sul portafoglio ICS (da aprile 2019) e da: (2) altri proventi di gestione che sono in flessione (-37% a/a) per l’impatto del Covid-19 e, per la parte relativa ai crediti del portafoglio ex Banco di Napoli,  per il naturale run-off del portafoglio.

I costi totali ammontano a €22,5m, in aumento del 12% a/a a fronte dell’espansione del business e della crescita dimensionale. Le spese del personale crescono del 12% a/a per via della crescita dell’organico. Al 30 giugno 2020 i dipendenti erano 258, rispetto ai 233 di fine anno 2019 e 211 di giugno 2019. I dipendenti ad oggi sono 264, a seguito delle assunzioni avvenute negli ultimi mesi, incluso il periodo di lockdown. Nuove assunzioni sono previste nel corso di piano 2020-2025 per supportare l’ulteriore crescita. Le spese operative ordinarie registrano un +31% a/a per la crescita dimensionale, mentre le spese legali e di recupero crediti diminuiscono del 25% a/a in parte per la minore attività di recupero nel secondo trimestre 2020, mentre procede l’ottimizzazione del network di legali esterni. A fine giugno 2020 il 69% del personale era impiegato in ruoli di business, e il restante 31% in funzioni centrali. Gli attivi gestiti per gestore hanno raggiunto un elevato livello di efficienza (€108m nel 1 semestre 2020), da una parte per l’effetto dei portafogli recentemente acquisiti e dall’altra per l’effetto delle assunzioni non ancora perfezionate.

L’EBIT sale del 3% a/a, per l’effetto negativo di rettifiche di valore su crediti di €17,5m legate all’impatto economico del Covid-19 che ha portato ad un ritardo negli incassi e a una esposizione single name. L’EBIT beneficia anche del contributo positivo del risultato dell’attività finanziaria di €9,8m per i proventi dalla vendita di titoli di Stato (€8m) e la rivalutazione della partecipazione in IRF (Italian Recovery Fund)6 per €1,7m. 

Gli interessi e commissioni da attività finanziaria includono: (1) interessi e ricavi da attività finanziarie, principalmente BTP acquistati durante il 2019 (€2,8m) e (2) interessi passivi su obbligazioni emesse relativi ai soli mesi di competenza (€8,1m).

Stato Patrimoniale

La struttura di bilancio è in forte crescita: le attività e le passività patrimoniali sono più che raddoppiate in un anno, passando da €1,1mld al 30 giugno 2019 a €2,8mld al 30 giugno 2020.  All’attivo, i crediti alla clientela ammontano a €1.005m e includono crediti relativi al portafoglio Carige (€746m), Banco di Napoli (€111m), Banca del Fucino (€92m)7.

Le attività finanziarie raggiungono €1,345m8 e sono composte dalla partecipazione in IRF per €489m, rivalutata per circa €1,7m, e da titoli di Stato per €792m, che rappresentano attività liquide disponibili.  

Le passività finanziarie a fine giugno 2020 ammontano a €913m, composte principalmente dalla  emissione senior unsecured di €250m collocata presso investitori istituzionali a febbraio 2019, a valere sul programma Euro Medium Term Note Programme (EMTN), con scadenza quinquennale e tasso fisso di 2,625%. La seconda obbligazione senior unsecured emessa a ottobre 2019 ammonta a €600m con scadenza a 5 anni fissata al 27 gennaio 2025 e una cedola fissa dell’1,375%, sempre all’interno del programma EMTN.

Stato Patrimoniale Attivo (Dati €/000)30/06/202031/12/2019Var %
Crediti verso banche371.800324.33815%
Crediti verso clientela1.004.733979.4003%
Attività finanziarie1.345.1161.404.511-4%
Partecipazioni14140%
Attività materiali e immateriali6.1126.816-10%
Attività fiscali77.81679.912-3%
Altre voci dell’attivo24.18224.717-2%
Totale attivo2.829.7742.819.7080%
Stato Patrimoniale Passivo (Dati €/000)30/06/202031/12/2019Var %
Passività finanziarie al costo ammortizzato912.511915.5070%
Passività fiscali3.7018.201-55%
Fondi a destinazione specifica17.91520.784-14%
Altre voci del passivo70.76352.35335%
Patrimonio netto1.824.8841.822.8620%
Capitale600.000600.0000%
Sovrapprezzo emissione403.000403.0000%
Riserve822.475779.0116%
Riserve da valutazione(7.569)(1.460)>100%
Utile/perdita d’esercizio6.97842.311-84%
Totale passivo e patrimonio netto2.829.7742.819.7080%

Si evidenzia che il 9 luglio 2020, AMCO ha emesso un’obbligazione senior unsecured ripartita in due tranche, per un importo pari a €1.250m con scadenza a 3 anni e un importo pari a €750m con scadenza a 7 anni, avente data di regolamento 17 luglio 2020 e quotazione al mercato regolamentato di Lussemburgo.

L’emissione obbligazionaria a 3 anni ha una cedola fissa dell’1,5% e un prezzo di emissione del 99,752%, mentre quella a 7 anni ha una cedola fissa del 2,25% e un prezzo di emissione del 99,486%. Il rating assegnato all’emissione, all’interno del programma EMTN, è pari a BBB (Standard&Poor’s) e BBB- (Fitch).

Il patrimonio netto totale ammonta a €1.825m a fine giugno 2020, invariato rispetto alla fine del 2019. Il coefficiente patrimoniale CET1 è pari al 69,8%; anche il Total Capital ratio è pari al 69,8%, non essendo presenti in bilancio obbligazioni subordinate. I requisiti minimi patrimoniali previsti dalla normativa sono stabiliti all’8% di Total Capital ratio: la società presenta quindi un’elevata solidità patrimoniale che permette di gestire i rischi potenziali e crea flessibilità per ulteriore espansione del business.  Il rapporto Debito/Equity è a un livello di 0,5 volte.

Il coefficiente patrimoniale CET1 pro-forma9 è 36,3%, confermando l’elevata solidità patrimoniale anche a seguito delle transazioni approvate a oggi. Il rapporto Debito/Equity pro-forma è 1,6 volte.

RATING 

In data 30 giugno 2020 S&P Ratings ha confermato il rating di AMCO S.p.A. a livello di Investment Grade. Sia il Long Term Issuer Default Rating (LTIDR), sia il rating delle obbligazioni senior non garantite sono pari a BBB con outlook negativo, in linea con quello del Governo italiano. L’agenzia di rating afferma che con le transazioni relative a Banca Popolare di Bari e MPS, AMCO ha confermato di avere un ruolo cruciale e uno stretto legame con il Governo nel derisking dei bilanci di banche in difficoltà. S&P mantiene così l’allineamento tra il rating Long-Term di AMCO e il rating Long-Term attribuito all’Italia.

In data 1° luglio 2020 Fitch Ratings, ha confermato il LTIDR a livello di Investment Grade, pari a BBB- con Outlook Stabile, e il Short-Term Foreign Currency IDR pari a F3. La conferma avviene a seguito degli annunci delle transazioni con Banca Popolari di Bari e MPS, che rafforzano la vicinanza di AMCO al Governo. Fitch Ratings ha così mantenuto l’allineamento tra il rating long-term della Capogruppo e il rating attribuito all’Italia.

DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI

La sottoscritta, Silvia Guerrini, quale Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.


1Pro-forma inclusivo dei portafogli di BP Bari (luglio 2020), Creval (agosto 2020), la seconda tranche di crediti UTP da Carige (luglio 2020) e l’operazione MPS (entro la fine del 2020).

2Crediti classificati come Unlikely to Pay, o inadempienze probabili.

3Pro-forma inclusivo dei portafogli di BP Bari (luglio 2020), Creval (agosto 2020), la seconda tranche di crediti UTP da Carige (luglio 2020) e l’operazione MPS (entro la fine del 2020).

4Il costo aggiuntivo è stato di €0,2m per il potenziamento degli strumenti tecnologici, €0,3m per la sanificazione degli uffici. Ulteriori €0,4m sono previsti per misure di contenimento del Covid-19 nel 2 semestre 2020.

5Metodo di contabilizzazione POCI – Purchased or Originated Credit Impaired – che calcola interessi EIR – Effective Interest Rate -.

6Italian Recovery Fund – precedentemente denominato Fondo Atlante – è un fondo di investimento alternativo chiuso regolato dalla legge italiana, riservato ad investitori professionali, costituito per interventi di acquisto di strumenti finanziari di diverse seniority, emessi da uno o più veicoli costituiti e/o da costituire per l’acquisto di NPL bancari. Il fondo ha una scadenza al 31/12/2026.

7Oltre a crediti relativi ai portafogli Creval (€34m), ICS (€10m), Igea Banca – Banca del Fucino (€8m), financing to Back2Bonis – Cuveè (€4m).

8Include anche €46m relativi al fondo Back2Bonis.

9Pro-forma inclusivo dei portafogli di BP Bari (luglio 2020), Creval (agosto 2020) e la seconda tranche di crediti UTP da Carige (luglio 2020), oltre che l’operazione MPS e €2mld di obbligazioni emesse a luglio 2020.